Già esistente nel 1597, a poca distanza dalla parrocchiale, fu restaurata e rimaneggiata più volte dalla confraternita omonima. Forse da questa chiesa proveniva un organo Grisante del 1754, trasferito nel sec. XIX alla parrocchiale di Penango; nel 1833 era descritto un organo a cilindri [Cavallo 1998b, p. 22; Cavallo 2002a, p. 20]. La Messa è officiata nel giorno del Santo.
Al piccolo sagrato si accede attraverso una breve scalinata in pietra, interrotta da una cancellata di ferro lavorato. La Facciata è scandita da due lesene che sostengono trabeazione e frontone. Conserva un bel portone ligneo finemente intagliato (sec. XVIII), sopra il quale si apre una finestra arcuata. Sul lato orientale si affianca un piccolo porticato in muratura. L’esile campanile è a base quadrata sul prospetto absidale. All’interno si trovano un modesto altare in muratura intonacato e dipinto, dalle forme alquanto stilizzate e geometriche [Bravo 2002, pp. 189-91], e un interessante Crocifisso ligneo quattrocentesco, che, liberato dalle ridipinture, potrebbe forse recuperare forme e cromie originali [Ragusa 2002, p. 83].